Cemento
Via Conti è un fabbricato enorme, grigio, con 9 torri/scale. Opera del 1970 dello studio Passarelli , lo stesso architetto che ha progettato corso Sempione a Milano e La Banca d’italia. É famoso per essere inquadrato e usato come sfondo nel film Bianco Rosso e Verdone di Carlo Verdone.
via Conti è uno stradone di un chilometro circa che contiene circa 1000 appartamenti 36 scale tanto da essere contraddistinte da codici alfanumerici. Sono abitazioni popolari. Qui c’è la casa di Riccardo e della madre. Una casa operaia, dignitosa e malandata.
Riccardo passa sotto le gallerie ponte di parcheggi sotterranei, spegne il motore, scende dalla macchina, passa per due rampe di scale ed entra nei palazzoni. È un lungo labirinto che neanche Dedalo avrebbe potuto immaginare. C’è una prima fila di case basse da un piano coperte dalle antenne satellitari da cui si copre la strada. Mentre ti addentri tra le scale a chiocciola si vede di tutto: carte straccia, Santini, lari, edicole, rifiuti vari, cataloghi di Ikea abbandonati e scritte sui muri inneggianti destra e a sinistra o all’uso delle droghe. Dio qui c’è sempre. Carrelli abbandonati e motorini anche no, sostano al terzo piano su strane piazze in cemento e gomma da palestra. I Graffittari, non so se per mancanza di studi classici o per volontà, usano font illeggibili e scrivono sgrammaticato, tanto che dei segni sulle pareti intuisci poco. La maggior parte scrive lasciando agli operai del comune, che magari un giorno verranno a toglierle, spiegazioni che la sera prima hanno scopato Cinzia o Samantha (si con l’acca). Altre inneggiano ad anarchie assieme ai fasci littori, infine la fanno da padrone Lazio o Roma e correzioni una sopra l’altra.
Riccardo prende le scale, si fa il segno della croce davanti ad un’edicola di una Madonna. Le scale sarebbero bianche, ma sono sporche e il cemento è logoro. All’interno di casa Annamaria attende in una consunta vestaglia bianca, capelli bianchi sciolti ma con una certa compostezza.
Sorseggia un caffè. Mentre si sente la chiave che gira. La porta che si apre.
Riccardo entra e grida : “ciao Ma”.
Anna Maria: (scocciata e brusca) “voi il caffè ?”.
Riccardo “si grazie” – entra e le bacia la fronte -.
Annamaria si alza e versa un caffè non guarda nemmeno il figlio: “Ma’ndo vai in giro tutta la notte? Mi fai stare in pensiero.
Perché non ti cerchi un lavoro?”.
Riccardo: “Ma io lavoro – tentenna- faccio il Dj c’è la crisi”.
Anna Maria: “C’hai trentacinque anni e ragioni come un pupetto se ci fosse ancora papà tuo”.
Riccardo: “ho fatta la domanda alla SDA m’ha detto Gianni che me ce infila”.
Anna Maria : “seh e tu credi ancora a Gianni, vai da Mario te pja”.
Riccardo: “Ma non vojo lavora ar mercato”.
Anna Maria: “De notte ce lavori già. Il banco è ‘na sicurezza”
– mentre gli zucchera il caffè –
Riccardo: “Grazie” – beve un sorso –
Ma poi me lasci cinquanta sacchi, devo fa’na cosa ?”.
Lei scocciata, sorride amaro, fa cenno di si colla testa, si alza ed esce dalla cucina.
Mentre Riccardo si siede a bere il caffè.
Alba a Casa
Una scrivania ingombra1:posacenere colmo di sigarette spente, fogli di carta, cavi per il computer vari, jack, uno stereo anni 70, casse e dischi libri impilati in terra, cestini, quotidiani alla rinfusa, cd ed altro ancora. Davide di schiena, fuma una sigaretta di quelle fatte a mano, guarda i fogli uscire dalla stampante, li legge e riflette, si ferma guarda l’orologio. Si reca in cucina.
Davide: sulla quarantina, alto, finto trasandato, belle mani occhi chiari, sguardo da dritto, barba non fatta e capelli biondi spettinati mezza lunghezza, entra con una cartella, la faccia è soddisfatta la camicia è da stirare. Raccoglie dal tavolo un cornetto già morso, tra le tazze di caffè sporche e qualche lattina di birra, segno evidente di una nottata, e del disordine generale. Carica una caffettiera da 6/9 tazze.
La pone sul fornello e l’accende.
Accende anche la radio (ascolta la rassegna stampa)
Si trova a riflettere su Cos’è “La crisi “ ?, è un modo per annunciarci la fine del mondo del consumo, la fine del sogno americano. La libertà di consumare e farci belli con i soldi degli altri. Ecco che arriva il debito dello Stato, la siccità, l’allarme agrario, il presidente del consiglio garantisce che non ci sarà la manovra finanziaria, come i saldi di fine stagione.
poi a Settembre passate le vacanze, troveremo le bollette con il rincaro a causa della congiuntura; una manovra aggiuntiva dovuta all’Europa che ce lo chiede.
Segue la notizia del caldo imminente e la ricetta per Ferragosto. Ma a Roma si sa Pollo coi peperoni, che mi frega dei milanesi.
Qualche vecchio attore si è sentito male, o magari è morto.
Una montagna nel Nord è franata.
Nel mentre da qualche parte in Medio Oriente bombardano,
E’ nato il principe di Inghilterra,
La rubrica delle diete.
L’oroscopo … ?
Davide si siede e accende un mozzicone raccolto dal posacenere d’argento, una sigaretta artigianale di quelle a tabacco.
Incroci nel traffico
Su un autobus di linea2. Melissa seduta, guarda fuori dal finestrino e vede Lucia uscire dal portone di casa. Melissa ha uno scatto e si sbraccia per salutarla con la mano. Lucia non la vede, si gira, è indaffarata. Lucia vestita in tailleur, tacco basso. Cammina tra le decine di macchine parcheggiate in ogni modo e dove. Sono come delle formiche accavallate. Sale nella sua di macchina facendo strani movimenti per entrare, alla fine sedutasi, accende il motore, mette la radio e parte (accendendo la radio).
Onda verde ha il solito bollettino di guerra del traffico.
Anche ad agosto ci sono code sul Gra e su tutte le consolari.
Passa così al Tufello (via Capraia) davanti alla casa di Giancarlo che ancora con la divisa, entra nel portone.
Giancarlo sale le scale e alla seconda rampa incontra Marta che scende di corsa, vestita con la divisa da supermercato. Una Camicia bianca molto stretta che le evidenzia le curve, un foulard, una gonna blu.
Giancarlo: “ciao.”
Marta :“Ciao, scusami bello, Smack – lanciando un bacio con la mano – ma sto in ritardissssimo, ciao teesòro”.
Giancarlo: “Ciao”. Giancarlo apre la porta di casa e vi entra.
(Casa di Giancarlo) L’ambiente è buio, scarno di mobilia, le persiane chiuse per non fare entrare la luce che filtra comunque. Ci sono delle foto sul frigo, famiglia con bambini al mare di Fiumicino o di Ladispoli, qualche magnete, la casa è nel complesso sporca, disordinata.
Giancarlo Entrato in cucina appoggia le cose sul tavolo.
Trova un biglietto:
“Siamo partiti, nel frigo la parmigiana. A domenica”
Il frigo è praticamente vuoto. Giancarlo lo apre prende una birra economica la stappa e ne beve, si sposta uscendo dal campo visivo.
Incroci nel traffico
L’autobus arriva alla fermata del mercato del Tufello, fa la fermata ne scendono persone, Sbuffando riparte a passa rapido ed esce dal campo visivo3.
Melissa attraversa la strada e si reca al mercato imbronciata.
Passa prima tra i banchi dei raccatta monnezza e degli zingarelli, poi passato il forno arriva ai banchi della frutta dove la salutano, quindi si ferma ad un banco ne prende un frutto.
Sorride alla signora. Lo pulisce sul vestito e lo morde. Riesce a sinistra e va verso i banchi dell’abbigliamento.
Davide esce dal portone di casa.
Si ferma per accendersi una sigaretta, non si fuma per le scale, tira una boccata, alza gli occhi, quando l’alone della sigaretta lo supera e si dilegua, vede Melissa tra i banchi.
Lei si aggira, guarda tra le bancarelle, e quando dopo un attimo si ferma e dal mucchio prende un vestitino bianco di lino, che prova mettendolo sulle petto e le spalle. Le calza bene. La cosa la mette di buonumore. E’ solare, di una bellezza unica, cosi sorride e si illumina. A Davide cade la sigaretta.
Melissa davanti ad uno specchio viene illuminata da un fascio di luce riflessa.
Davide le si avvicina, attraversando la strada senza guardare.
Un furgoncino dell’ SDA inchioda.
Alla guida c’è Gianni, suona il clacson e fa valere la sua professionalità urlando :
“A rincojonito e bevitelo il caffè prima de suicidatte”.
Davide alza il braccio per scusarsi.
1Stacco: http://youtu.be/GUBr9PRWj9s I Cani “Le Velleità”
2 http://youtu.be/T5Cp55MvX54 Daughter – “Get Lucky” (Daft Punk cover)
3http://youtu.be/sazroMF4Bxk Imogen Heap ft. Jeff Beck- Blanket
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